IL GRUPPO CARITAS DELLA COMUNITA' PASTORALE

STORIA E COMPOSIZIONE

La sensibilità caritativa della parrocchia è portata avanti soprattutto dal Gruppo “Caritas” dell’Unità Pastorale, che nasce nel 2006. Inizialmente era costituito da poche persone, aumentate di numero, l'anno successivo, fino a potersi scindere in due parti, facendo sorgere, nel 2007, il Gruppo Missionario parrocchiale.

 

 

 


OBIETTIVI

  • Raggruppare e organizzare le persone che hanno sensibilità caritativa.
  • Fornire momenti di formazione agli operatori pastorali della carità.
  • Sensibilizzare alla carità l’intera comunità parrocchiale.
  • Individuare le fragilità e i bisogni noti e meno noti, espressi e inespressi.
  • Analizzare le risorse disponibili, nella comunità, per rispondere ai vari bisogni.

RIUNIONI

 

Il Gruppo si riunisce, sempre con la presenza del parroco, il secondo mercoledì di ogni mese, alle ore 20.45, alternativamente nel Centro Caritas di Bedero Valcuvia, e nei locali parrocchiali di Masciago Primo.


L’incontro si divide sempre in tre parti:

  • Momento di educazione alla preghiera, sia personale che comunitaria.
  • Spazio formativo, attraverso la lettura e la riflessione su testi del Magistero (encicliche e Piano Pastorale).
  • Relazione dei componenti del gruppo sui vari settori di impegno.
  • Concretizzazione di una risposta ai bisogni rilevati.

ATTIVITA'

 

Il Gruppo Caritas:


1) Collabora con le varie realtà assistenziali presenti sul territorio, tra cui il Centro di Ascolto Vicariale (di cui fanno parte attiva due persone del Gruppo); la B.T.S. (che ci fornisce, mensilmente prodotti alimentari con cui preparare i pacchi da distribuire ai bisognosi del paese); la ditta Lindt e quanti, con generosità, offrono aiuti economici e non; i Servizi Sociali del Comune di Bedero con i quali concorda gli interventi per l'aiuto di persone nel bisogno di qualunque genere.

 

2) Propone nelle nostre due chiese una apposita cassetta per chi vuole essere partecipe con un’offerta delle iniziative di carità delle nostre parrocchie.


3) Invita periodicamente gli anziani delle due parrocchie a partecipare a momenti di lavoro comune (soprattutto di cucito o di svago) per sentirsi ancora utili e conservare ed accrescere il gusto per la vita.


4) Visita, una volta al mese, tutte le persone che, per problemi di salute fisica o psichica, non possono uscire di casa, offrendo, insieme ad un piccolo dono della parrocchia, un momento di ascolto e di compagnia.


5) Non dimentica, nel momento della morte di un congiunto, di far sentire alla famiglia la sua vicinanza e presenza, anche attraverso uno scritto.


6) Favorisce occasioni di “incontro” tra la comunità e le persone ammalate (particolarmente animando la Giornata Mondiale del Malato).


7) Sostiene i bisogni delle famiglie maggiormente in difficoltà con “la borsa della spesa” mensile, consistente in viveri di prima necessità.


8) Raccoglie, durante tutto l'anno, nelle nostre chiese, generi alimentari, quale “segno” visibile di carità verso le povertà vicine. Adulti e bambini utilizzano, durante il tempo di Quaresima, uno speciale salvadanaio, fornito dalla Caritas, per raccogliere i proventi delle rinunce, quale gesto concreto di solidarietà verso le povertà lontane (micro-realizzazioni diocesane).


9) Attua, dal primo settembre fino alla fine dell’anno scolastico, nelle sale dell’oratorio, un doposcuola, per gli scolari in difficoltà. Bambini con problemi scolastici sono stati seguiti, da volontarie Caritas, direttamente nella scuola di appartenenza.


10) Accompagna, talvolta, persone non automunite, ai servizi sanitari di cui necessitano.


11) Aiuta, anche finanziariamente, extracomunitari e persone che abbiano bisogno di qualsiasi cosa.


12) Assiste singole persone con handicap psichici, anche in collegamento con le assistenti della Comunità Montana della Valcuvia.


13) Collabora con Istituti religiosi varesini per la distribuzione di pasti ai poveri.


14) Ospita, per periodi più o meno lunghi, presso l'Albergo della Carita' Parrocchiale, persone momentaneamente prive di casa e le assiste durante tutto il periodo di permanenza.


IL FONDO DI SOLIDARIETA' PARROCCHIALE


Nasce con la Quaresima del 2012, a partire dalla buona volontà di un parrocchiano di Bedero che si impegna con il parroco ad una donazione mensile sistematica di € 200,00 da destinare, di volta in volta, ad interventi caritativi per situazioni di vera necessità.


Questa elargizione viene successivamente integrata da offerte varie (più occasionali) fatte pervenire tramite la cassetta apposita collocata in modo stabile nelle nostre due chiese parrocchiali. Il parroco, da parte sua, contribuisce personalmente all'iniziativa, corrispondendo al "fondo" la somma mensile di € 400,00. Tutto questo forma un vero e proprio piccolo capitale da trasformare in aiuti.


I denari del “Fondo di Solidarietà” non vengono regalati ad alcuno, ma diventano stipendio per ore lavorative svolte a favore della parrocchia (precisamente nelle due chiese oppure in oratorio) da parte di persone momentaneamente disoccupate.


Dal punto di vista pratico, il “Fondo” è gestito da due laici: il sig. Rigamonti Marco (di Masciago) e il sig. Ordanini Giancarlo (di Bedero Valcuvia) che si occupano di vagliare le varie segnalazioni, di contattare le persone interessate e di concordare con esse piccoli contratti (orali) di lavoro.

Il compenso è concordato sul “minimo salariare” di € 10,00 circa per ogni ora di lavoro e viene corrisposto, ottemperando alle prescrizioni di legge mediante i Buoni per lavoro Occasionale Accessorio (voucher).


In futuro, il “Fondo di Solidarietà” potrebbe essere utilizzato, non solo per retribuire lavori svolti unicamente a favore  della parrocchia, ma anche per retribuire piccoli lavori socialmente utili (a favore di anziani , indigenti, handicap…). In questo caso si tratterebbe di opera doppiamente caritativa.


Dall'autunno 2014 alla primavera del 2015, il Fondo di Solidarietà Parrocchiale ha elargito veri e propri stipendi per periodi prolungati agli operai impegnati nell'opera di risanamento dei locali destinati a Centro Caritas, approfittando della grossa somma pro restauro messa a disposizione dalla Fondazione Cariplo.


I SOGNI NEL CASSETTO

  • Rendere il nostro lavoro di gruppo più organico e meglio distribuito.
  • Appianare, con vera carità cristiana, divergenze e divisioni ancora esistenti nel Gruppo.

IL NUOVO CENTRO CARITAS


E' stato ricavato da alcuni locali rustici e scollegati tra loro, acquisiti dalla parrocchia di Bedero in tempi successivi, situati in posizione strategica, in via Marconi, proprio di fronte alla chiesa di S. Ilario.

Si tratta di due locali comunicanti, su due piani, termoautonomi e dotati di bagno.

Quello al piano terra è un locale di accoglienza che funge anche da magazzino; quello del primo piano è una sala riunioni, adatta per i colloqui personali, che ospita l'archivio ed il centro Stampa parrocchiale.

Il nuovo Centro Caritas sarà inaugurato nella primavera 2015, non appena terminati i lavori di restauro della facciata dello stabile.